per info sul catering: cilieginasutorta@email.it

09/10/11

Nuova festa di ciliegina !!!!

26/06/11

ORECCHIETTE POMODORINI E PESTO

Saltare in padella pomodorini aglio e olio, preparare un pesto con basilico pinoli olio pecorino pizzico di sale.....quando le orecchiette sono cotte versarle nella padella con i pomodorini ed aggiungere il pesto....ricetta suggerita da Giulia.

10/06/11

pomodorini alici e mandorle

PIATTO ESTIVO

27/05/11

26/05/11

QUINOA

La quinoa è una pianta originaria del Sud America, appartente alla stessa famiglia degli spinaci. Viene utilizzata fin dai tempi degli Incas e degli Aztechi. I semi di quinoa sono piccoli come quelli del miglio, ma più schiacciati, contengono circa il 60% di carboidrati e l'11% di proteine di valore biologico piuttosto alto, addirittura paragonabile a quello dei formaggi. La quinoa è anche una buona fonte di fosforo, potassio, manganese. È priva di glutine, quindi può essere assunta dai soggetti colpiti da morbo celiaco. Tostando i semi di quinoa per qualche minuto prima di bollirli si incrementa notevolmente il sapore di questo cereale. La cottura è veloce, 10-15 minuti in acqua bollente. Si può fare veramente di tutto. Zuppa, risotti, insalate, torte e cremini dolci e…. le polpette! Polpette di quinoa al limone, farcite di mozzarella quinoa 150g pane integrale secco 3 fette mozzarella 100g uovo (piccolo) 1 la buccia grattugiata di mezzo limone prezzemolo tritato due cucchiai latte pangrattato olio per friggere Versare il quinoa in un pentolino insieme a 300g di acqua fredda e poco sale, mettere sul fuoco e lasciar cuocere a fuoco medio per 10 minuti. Spegnere e lasciar riposare per 5 minuti (quando è cotto si vede il germe bianco all’interno). Lasciar intiepidire. Nel mentre eliminare la crosta del pane e bagnarlo con un po’ di latte, lasciar riposare per qualche minuto, strizzare e aggiungere al quinoa. Aggiungere anche l’uovo, il prezzemolo, la buccia di limone, sale, pepe e una punta di peperoncino. Amalgamare il tutto e aggiungere semmai un po’ di pangrattato in modo da rendere il composto piuttosto sodo (non troppo ma non deve neanche essere molliccioso). Tagliare la mozzarella a dadini e la acciughe a pezzetti. Prendere una noce di composto al quinoa per volta, farcirlo con un dadino di mozzarella , chiudere e passare la polpetta nel pangrattato. Procedere nello stesso modo fino a esaurimento degli ingredienti. Scaldare l’olio e friggere le polpette per pochi minuti, poi scolarle su della carta da cucina. Servire subito.

05/05/11

"La carbonara".... commedia... ricetta... e curiosita'

Commedia La Carbonara Un titolo e un piatto simbolo nella griff della locandadella bella Ceciliache tutti desiderano mentre agli spaghetti che serve a tavola s'intrecciano intrighi politici,anche quelli "carbonari", nella roma papalina del 1825. Spagnetti, spaghetti, ancora spaghetti. E' un via vai di piatti insaporiti dalla carbonara il ristorante in cui preti e briganti fanno politica all'ombra del Cupolone. E la carbonara diventa piccante alla sola vista della collana di peperoncini che esibisce in bella mostra. Spaghetti alla carbonara350 gr di spaghetti 3 uova intere, 150grdi pancetta tagliata a dadini,olio d'oliva , parmiggiano e pecorino romano grattuggiato, sale, pepe nero Soffriggere la pancetta tagliata a dadini in poco olio. Sbattere le uova in una terrinacon una punta di sale e mescolare con parmiggiano e pecorino fino ad ottenere un composto cremoso. Cuocere la pasta e scolare molto al dente.Amalgamare la pasta ben scolata in una padella a bordo alto con pancetta ed il composto d'uovo solo qualche attimo sul fuoco. Spolverare con tanto pepe appena macinato. servire ben calda!!! Curiosita Il termine “pasta alla carbonara” ha origini più discusse. Alcuni sostengono che la ricetta prenda il nome dal pepe nero con cui si condisce. Altri indicano questo piatto come tipico antico alimento degli abitanti della ciociaria e nelle cui usanze si nasconde l’origine del nome. Infatti, il duro lavoro di questi uomini consisteva nel raccogliere legna e disporla in cataste, che ricoprivano di terra battuta. I ceppi si trasformavano col tempo in carbone. Questi carbonai per alimentarsi avevano a disposizione i prodotti tipici del luogo, semplici e naturali: uova, formaggio pecorino e lardo. Nacque così la pasta “alla carbonara”, un piatto sostanzioso che ancora oggi ci fa venire l’acquolina in bocca

28/04/11

Curiosita sulle fave

Una curiosità è costituita dalle fave a buccia nera, che il popolino chiamafavi palìni. Ma la vera curiosità sulle fave è la sua storia, che vale la pena di essere raccontata. Cibo di rito per il giorno dei Defunti sono le fave, esattamente come nelle -antiche celebrazioni mortuarie romane, dove questo legume occupava il primo posto e spesso l'unico. Anche gli antichi greci, prima dei romani, fecero uso delle fave per i morti. Si costumava lessarne in grande quantità nel mese di antesterione (novembre) in offerta a Bacco e Mercurio per le anime dei defunti; questa cerimonia era nota col nome di chitri (chittari erano invece le bucce delle fave, e chitri le speciali pentole dove si cucinavano). L'uso delle fave sembra essere spiegato dal colore del suo fiore, che è bianco, ma maculato di nero, ed il nero — simbolo del mistero —. è molto raro tra i vegetali; inoltre pare che le macchie siano disposte a forma della tau greca, la prima lettera della parola tànatos, la morte. 1 sacerdoti di Giove non potevano mangiarle, né tantomeno guardarle. Nelle cerimonie funebri venivano sparse sul feretro, e gli schiavi se le buttavano dietro, durante il corteo, lamentando la perdita del padrone. Pitagora proibì ai suoi discepoli di mangiarne (la leggenda vuole che egli — inseguito dai suoi nemici — si fece catturare anziché mettersi in salvo attraverso un campo, di fave); ma sembra che il motivo sia stato solo di carattere igienico-sanitario. Questa abitudine di consumare fave il giorno dei morti si mantenne nel tempo; si ha però una precisa documentazione della rinnovata costumanza, ad opera del monastero di Cluny: qui ai monaci — che si nutrivano di una sola razione di fave al giorno — venne concessa dal priore una "doppia razione" perché potessero sostentarsi meglio durante la lunga veglia funebre in questo giorno dedicato al ricordo dei defunti.

21/04/11

Menu' vegetariano per una Pasqua di pace

Antipasto Bocconcini di pasta sfoglia con zucchine e scamorsa Primo Paccheri con pomodorini e rughetta Secondo Parmigiana di carciofi con mozzarella di bufala uova sode Contorni Verdure varie insalata mista Frutta Spiedini frutta mista ananas banane e fragolo Dolce Colomba e uova di cioccolata del commercio equo solidale liquore al cioccolato caffe di commercio equo e solidale

20/04/11

ROTOLO DI PASTA SFOGLIA

ROTOLO DI PASTA SFOGLIA CON MELANZANE E PROVOLA Tagliare a cubetti le melanzane Tagliare i pomodorini e privarli dai semi. Far rosolare in padella uno spicchio di aglio con olio aggiungere le melanzane e far cuocere per 10 minuti a aggiungere i pomodorini salare e unire il basilico. Preriscaldare il forno a 200°C, prendere l'impasto (pasta sfoglia biologica )farcire con il ripieno preparato in padella (freddo o tiepido) e provola affumicata a pezzetti. Arrotolare la sfoglia e pennellare con olio la superficie, adagiare il rotolo su una teglia ricoperta da carta da forno e cuocere in forno per 30 minuti.

18/04/11

LA NOSTRA SALUTE MINACCIATA DAGLI OGM

Un interessante articolo di Marina Mariani, docente di Legislazione Sanitaria e sicurezza alimentare presso il Politecnico del Commercio di Milano e agronoma. Nuovi studi rivelano inquietanti retroscena sull'impatto sulla salute degli Ogm Nonostante gli OGM siano stati approvati e commercializzati per molti anni, non esistono ricerche scientifiche sul loro impatto sulla biologia degli organismi viventi. Questo è dovuto in parte al fatto che prove di nutrizione animale NON SONO PREVISTI per dare approvazione di sicurezza sia nell´UE che, tantomeno (figuriamoci), negli USA. Tuttavia ora sta emergendo una serie di documentazioni da un piccolo numero di esperimenti, fatti su animali, sugli effetti sulla salute e su quella che si chiama EPIGENETICA. L'epigenetica è una branca della Biologia Molecolare, che ha a che fare con la Genetica , ma si occupa delle modifiche che il materiale genetico può subire durante la vita. Alcune malattie, come i tumori, hanno una base detta appunto "epigenetica". Questi studi indicano che l´ingegneria genetica è molto più imprevedibile e rischiosa rispetto all´allevamento tradizionale. 1) studi di nutrizione animale: recenti studi hanno messo in luce una gamma di seri, inspiegabili effetti derivanti dal consumo di OGM. Uno studio Australiano su piselli gm ha rivelato effetti immunologici legati al trasferimento di un gene, ritenuto sicuro, a diverse specie di piante, che ha causato reazioni allergiche nei gatti. 2) Un esperimento condotto dalla stessa Monsanto ha messo in luce effetti immunologici con un aumento dei globuli bianchi nel sangue di topi alimentati con mais gm. 3) L´unico test a lungo termine (24 mesi), condotto da un gruppo italiano ha dimostrato che gli ogm possono modificare alcuni organi interni. La nutrizione di topi con il famoso mais Roundup Ready ha cambiato la struttura e il funzionamento delle cellule del fegato, del pancreas e dei testicoli. 4) Un esperimento di nutrizione di topi con mais mon 863 condotto da Monsanto ha dimostrato che i neonati avevano un peso inferiore al normale. INBoltre si è visto che il consumo di Mon 863 aveva effetti sulla composizione del sangue, con globuli rossi immaturi e alterazione dei parametri ematici. 5) Uno studio condotto in Russia ha messo in evidenza apparenti effetti generazionali degli OGM con elevata mortalità di giovani topi alimentati con soia Roundup Ready (56% di mortalità e crescita stentata dei neonati sopravvissuti). 6) Un programma finanziato dalla FSA (Food Standards Agency ) Inglese ha dimostrato che l´ingegneria genetica provoca normalmente un vasto numero di modifiche genetiche e chimiche casuali nelle piante, il cui impatto sulla salute è totalmente sconosciuto. 7) Due studi inglesi, uno sugli esseri umani e uno su pecore, hanno dimostrato che quando gli OGM sono ingeriti, alcuni dei geni inseriti si spostano e vengono trasferiti ai batteri dell´intestino. 8) Studi non più recenti avevano già dimostrato che il consumo di ogm danneggia la parete dell´intestino ed è associata con le morti inspiegabili di animali da esperimento: studi effettuati da 3 diversi gruppi di ricerca hanno dimostrato che due piane gm hanno la capacità di indurre emorragie, altri ricercatori si sono accorti che le patate e i pomodori gm provocano lesioni alla parete intestinale dei topi e dei gatti. 9) Almeno due esperimenti di nutrizione con pomodori gm si sono conclusi con la morte inspiegabile degli animali da esperimento, con 7 topi su 40 (il 17,5%) nelle prime due settimane e il 7% di mortalità per polli nutriti con il mais tollerante il glufosinato (il doppio rispetto a quelli nutriti senza ogm). Vale la pena di puntualizzare che questi studi sono stati effettuati per identificare impatti sulla salute e comprendevano studi tossicologici e analisi di tessuti. Molto diversi dai vari studi di nutrizione di cui si sente a volte parlare, solitamente effettuali con lo scopo di valutare gli aspetti commerciali degli ogm. Le cause di questi effetti non sono conosciute, ma molti sono i fattori in gioco. Si sa da tempo che l´inserzione artificiale, e casuale, dei geni, interrompe la sequenza di altri geni con effetti legati alla posizione in cui avviene l´inserimento. Inoltre il funzionamento chimico del nuovo gene interagisce con le attività dei geni naturali della pianta, disturbando i processi biochimici e quindi il metabolismo in modi imprevedibili. L´epigenetica ha dimostrato che un gene agisce solo per una parte di un processo metabolico e negli esseri viventi esiste una certa interazione tra geni diversi e con l´ambiente in cui vive un certo organismo. I dettagli esatti di questa interazione sono ancora poco noti, tuttavia sufficienti a dimostrare l´imprevedibilità dell´ingegneria genetica, con risultati diversi a seconda della situazione e una instabilità molto frequente.

17/04/11

STEVIA

LO ZUCCHERO IDEALE La Stevia Rebaudiana è una pianta perenne della famiglia dei crisantemi che cresce in piccoli cespugli su terreni sabbiosi ed in montagna. E' originaria di una zona a cavallo del confine tra il Paraguay ed il Brasile ed in piena maturazione raggiunge gli 80 cm di altezza. Ha foglie verdi di forma oblunga con il bordo leggermente seghettato e fiori molto piccoli di colore bianco. Conosciuta già nell'antichità da alcune tribù d'Indiani del Sud America che la utilizzavano abitualmente per dolcificare bevande e alimenti deve la sua diffusione a un botanico italiano, Santiago Bertoni che ne studiò le caratteristiche e i possibili usi Com'è usata- Foglie fresche - Foglie in polvere (20/30 volte più dolci dello zucchero) - Estratto in polvere (200/300 volte più dolce dello zucchero) - Concentrato liquido da estrazione acquosa e/o idroalcolica (circa 70 volte più dolce dello zucchero). L'estratto in polvere ed è quello più utilizzato in Giappone dove la Stevia si utilizza dal 1970. Dolcifica 300 volte in più dello zucchero. Sotto questa forma la Stevia può davvero trovare innumerevoli utilizzi ed essere un efficace sostituto dello zucchero (per abbassare le calorie) o dei dolcificanti sintetici In Giappone, la Stevia è addizionata agli alimenti e alle bevande da più di 20 anni: più precisamente si dolcificano caramelle, gomme da masticare, alimenti secchi e cereali, yogurt e gelati, tè e sidro, dentifrici e collutori, ma viene utilizzata anche per alimenti salati, dove contribuisce ad attenuare il gusto del sale (tipico della cultura agrodolce della cucina orientale). La Stevia viene utilizzata per dolcificare molte bevande, perfino la Diet Coke. Il gusto della Steviaè unico: insieme al suo dolce sapore si avverte un leggero retrogusto di liquirizia. Il concentrato liquido di Stevia che trovate incommercio è di due tipi, uno chiaro e uno scuro. Quello scuro è utilizzato per i suoi effetti medicamentosi. Ha infatti beneficio per il pancreas, è antifungino e antibatterico. Per poterlo utilizzare dovete fare bollire due cup di acqua e aggiungervi 1/2 oncia (14 g) di Stevia liquida e poi lasciare bollire per qualche minuto. Conservate il liquido in una bottiglietta di vetro in frigorifero. Se invece avete acquistato il liquido chiaro (che è quello più utilizzato) allora lo utilizzerete per dolcificare bevande e alimenti. Basta disciogliere un teaspoon di stevia in 3 tablespoon di acqua filtrata. Conservatelo in frigo. Attualmente in Italia non è ancora permessa la vendita di Stevia, quindi non troverete prodotti ricavati dalla Stevia. L'unico modo è quello di procurarsi la pianta in un vivaio molto ben fornito
SIAMO CO' CHE MANGIAMO, ASSIMILIAMO E PENSIAMO Se disintossichiamo e nutriamo bene il nostro corpo, disintossicheremo e nutriremo anche la nostra mente ed i nostri pensieri saranno piu' positivi per affrontare le sfide quotidiane Quanti dei consumatori di zucchero bianco sono a conoscenza che stanno mangiando una miscela contenente calce, resine, ammoniaca, acidi vari e "tracce" di barbabietola da zucchero ? Così prodotto, lo zucchero industriale è un prodotto "morto", nocivo al nostro organismo. Questo è dovuto alla sua laboriosa lavorazione, in gran parte voluta per renderlo presentabile agli occhi del consumatore "raffinato". Il prodotto di partenza (la barbabietola da zucchero) viene cotto con latte di calce !, nella quale i componenti nobili del vegetale (albumine e minerali) precipitano, distrutti dalla reazione alcalina e dal calore. La sostanza risultante viene poi trattata con calce viva !, acido carbonico, biossido solforico e carbonato di calcio. L'ultimo processo, la raffinazione, avviene utilizzando acido carbonico, acido solforico ed altre sostanze non meno dannose. Che cosa potrebbe ulteriormente convincerci a togliere lo zucchero raffinato (zucchero bianco) dalla nostra dieta ? Forse sapere che non apporta alcuna vitamina o oligoelemento...? Al contrario, per permetterne il suo assorbimento, l'organismo deve investire buona parte delle sue risorse di vitamina del gruppo B (da ricordare che il crescente aumento delle depressioni e di esaurimenti nervosi è dovuto in gran parte alla carenza di vitamina B1 e B5). Oppure conoscere che lo zucchero raffinato compie un'azione demineralizzante e decalcificante, e che favorisce i processi fermentativi con conseguente aumento di flora batterica tossica per l'intestino. Oppure che è la vera causa dell'incremento dei diabetici nei paesi industrializzati. Anche il nostro sistema endocrino si sbilancia per l'introduzione di quest'elemento, che non esiste in natura, e di conseguenza ne risente il nostro umore.

15/04/11

TORTINO AL CIOCCOLATO 100 gr cioccolato fondente di commercio equo 80 gr burro bio 80 gr zucchero a velo 20 gr farina bio 2 uova bio pizzicodi sale 1 bustinavanillina Preparazione sciogliere a bagnomaria il cioccolato e il burro a pezzi quando è fuso aggiungere lo zucchero a velo setacciato senza formare grumi e mescolare,sbattere le uova con un pizzico di sale e aggiungere alla crema di cioccolato tiepido aggiungendo piano mescolando bene gli ingredienti,aggiungere la farina setacciata e la vanillina mescolare bene usando sempre una cucchiaia di legno spennellare gli stampini per i muffin con un po di burro e un po di farina senza esagerare altrimenti il tortino rimane bianco,riempire metà gli stampini,mettere nel congelatore almeno 2 ore prima di cuocerli (si mantengono nel congelatore anche un mese se coperti bene) quando è il momento di servirli accendere il forno alcuni minuti prima di estrarli dal congelatore e portarlo a 180° infornare i tortini per circa 8 minuti,la cottura del tortino è fondamentale per la riuscita del cuore morbido all'interno.. appena il tortino si gonfia e comincia a formare delle crepe come nella foto,il tortino è pronto per essere sfornato base di crema all'arancia o alle visciole dove poggiare il tortino prima di servirlo
CITAZIONI DEI SEMINARI DI ABRAHAM-HICYS Quando cominciate a comprendere la Legge d’Attrazione, e comprendete che viene attratto ciò che e’ uguale a se stesso, allora è sempre più facile capire che state offrendo un segnale e che tutto l’Universo vi sta rispondendo. E quando finalmente lo capite e cominciate a esercitare consapevolmente il controllo sul segnale che state offrendo, è allora che comincia ad essere divertente, perché a quel punto riconoscete che niente avviene al di fuori del vostro controllo creativo. Non c’è niente che accada per caso o circostanze. Non c’è niente che vi sta accadendo per un qualche segnale che avete emanato tanto tempo fa o addirittura in una vita passata. Non ha nulla a che vedere con le vostre condizioni di nascita, riguarda soltanto il segnale che state emettendo, proprio adesso, in questo esatto preciso unico momento. Estratto dal seminario di Seattle, WA 20/06/1998
CIBO PER LA MENTE NON MI INTERESSA SAPERE....... Non mi interessa sapere qual'e' il tuo mestiere. Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore e se hai il coraggio di sognare l'incontro con cio' che esso desidera. Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare la figura del pazzo per amore, per il tuo sogno, per l'avventura di essere vivo. Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se le difficolta della vita ti hanno portato ad aprirti oppure........ a chiuderti in te stesso nel timore di soffrire ancora! Voglio sapere se sei capace di stare nel dolore, tuo o mio, senza far nulla per nasconderlo, o allontanarlo, o cristallizzarlo. Voglio sapere sapere se sei capace di stare nella gioia, tua o mia; se puoi scatenarti nella danza e lasciare che l'estasi ti invada fino ala punta dei piedi o delle mani, senza esortarci ad essere prudenti, realisti, o consapevoli dei limiti umani. Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti e' vera. Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per restare fedele a te stesso,e di non tradire mai la tua anima a costo di lasciare che gli altri ti chiamino traditore. Voglio sapere se puoi essere di parola, e quindi degno di fiducia. Voglio sapere se sei capace di trvare la bellezza anche nei giorni in cui il sole non splende, se puoi dare inizio alla tua vita sulle sponde di un lago, gridando SI al bagliore d'argento della luna piena. Non mi interessa sapere dove vivi, ne' quanto denaro possiedi. Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto sei capace di alzarti, cosi' come sei, sfinito e con l'anima coperta di lividi, per metterti a fare quello che c'e' da fare per i bambini. Non mi interessa sapere chi conosci, ne' come mai ti trovo qui'. Voglio sapere se starai con me al centro del fuoco, senza tirarti indietro.Non mi interessa sapere che cosa hai studiato ne' con hi e neppure dove.Voglio sapere che cosa ti sostiene dentro quando tutt il resto ti viene a mancare. Vogli sapere se puoi stare da solo con te stesso e se la tua stessa compagnia ti piace vermente, nei momenti di vuoto. Voglio sapere di te. MOUNTAIN DREAMER, INDIAN ELDER (Sognatore delle Montagne, Anziano Uomo-Medicina)
Polpette di azuki 500 gr di fagioli azuki cotti 750 gr di riso bollito 200 gr di patate lesse mezzo porro 1 spicchio di aglio 100 gr di pangrattato Procedimento: Far appassire il porro con lo spicchio di aglio a pezzettini in un po’ di olio. Poi unire tutti gli ingredienti, tenere per ultimo il pangrattato perchè può esserci bisogno di variare la quantità fino a raggiungere un composto bello sodo. Dopo aver mescolato tutto, con le mani, formare delle palle e passarle ancora nel pangrattato. Friggerle in abbondante olio.

INVOLTINI DI MELANZANE CON TAGLIOLINI AL POMODORO

Melanzane grigliate(o fritte) preparare un sugo con pomodorini freschi e basilico, nel frattempo lessare tagliolini lasciandoli al dente...condire i tagliolini con pomodorini e formaggio vegan (o parmiggiano per chi non e' vegan)creare gli involtini mettere in una teglia con sopra un po' di pomodoro e formaggio. Al forno per circa 15 minuti tempo che fanno la crosticina e servire caldi

COUS COUS

Il couscous alle verdure è un piatto di derivazione nordafricana e mediterranea, che viene preparato con semola di grano duro ridotta in grani finissimi unita a verdure stufate; spesso si usa accompagnare il couscous con una salsa rossa e piccante chiamata Harissa, a base di peperoncino che è originaria della Tunisia. Al couscous di verdure potete aggiungere dei ceci lessati

INSALATA DI FARRO

INSALATA DI FARRO SEMPLICE E GUSTOSA!!! 150 gr. farro bio, 6/8 cucchiai di fagioli cannellini bio (già cotti, io li ho cotti il giorno prima), 3 pomodori secchi bio senz’olio, 1 manciata di olive nere bio snocciolate, un bel pò di rucola fresca, buccia grattugiata di un limone bio, olio evo q.b.

06/04/11

Evento, piazze per la sostenibilità e la pace

Piazze per la sostenibilità e la pace organizzato da Reti di Pace Domenica 10 aprile dalle ore 10 saremo con "Ciliegina sulla torta" a piazza Federico Caffe (viale dei Quattro Venti Roma)per una degustazione di dolcetti,pane con cereali bio,caffe' e salsine di commercio equo e solidale e tante informazioni importanti per voi!!!!!!!

04/04/11

TORTA AL CIOCCOLATO VEGAN

Ingredienti: 120 gr di cocco grattuggiato 50 gr di cacao amaro 1/2 bicchiere di olio di semi 150 gr di zucchero 50 gr di farina 5 cucchiai di latte di soia 1 bustina di lievito Procedimento: Mettete lo zucchero in una ciotola insieme all’olio e lavorate con la frusta fino ad ottenere un composto morbido,setacciate la farina ed unitela,insieme al cocco e al cacao e amalgamate con la frusta per dare omegeneità.Unite il latte,tenendo presente che il composto deve risultare fluido ma abbastanza compatto,se necessario aggiungete un’altro pò di latte oppure altra farina.Come ultimo ingrediente aggiungete il lievito e amalgamate il tutto.Mettete nella tortiera e fate cuocere nel forno,preriscaldato,a 180° x circa 30 minuti. (ricetta presa dal sito di promiseland)

31/03/11

TIRAMISU’ ALLE FRAGOLE
Per 8 -10 persone
500 gr fragole biologiche (oppure del vostro orto)
350 gr mascarpone di buona qualità
3 uova biologiche ( perche' non contengono antibiotici, che servono per curare le galline che vivono in batteria )
3 cucchiai di zucchero (più 1 per condire le fragole) zucchero di canna
300 gr savoiardi o pavesini
preparare le fragole a pezzetti qualche ora prima di fare il tiramisu'(nel condimento se volete si puo' aggiungere il limoncello) sbattere molto bene zucchero e uova, gli albumi a parte montarli a neve aggiungere mascarpone (amalgamare bene) poi aggiungere gli albumi montati a nevequindi unito il tutto bagnare biscotti con succo delle fragole ,fare strati di biscotti e mascrpone, mettere in frigo e servire dopo qualche ora.......

30/03/11

CROSTATA VEGAN
Versate 300 gr di farina in una scodella e fate la fonte nella quale andrete a versare70 ml di olio ( in questi casi lo uso di semi per non dare un sapore troppo forte all’ impasto ), 120 ml di latte di soia, 2 cucchiai di zucchero e 3/4 di bustina di lievito per dolci. Amalgamate bene nella fonte e poi iniziate a unire la farina poco alla volta. Lavorate l’ impasto per circa 5 minuti.
Ingredienti:
300 gr farina
2 cucchiai di zucchero canna
3/4 di bustina di lievito per dolci
120 ml latte di soia
70 ml olio di semi marmellata

14/03/11

La zucca è ricchissima di betacarotene e vitamina K, ha una buona percentuale di potassio, magnesio, calcio e solo 20 cal per 100 g. Contiene anche la luteina e la zeaxantina, vitamine molto utili nella prevenzione della malattie oculari, come la cataratta e la degenerazione maculare. Oltre che cucinata in molti modi, la zucca può anche essere consumata come succo. Secondo la medicina ayurvedica, il succo ha le seguenti proprietà: - equilibra tutti e tre i dosha- è il migliore tra i frutti di piante “striscianti” (come il pomodoro, cetriolo, zucchina, leguminose, ecc.)- equilibra in modo particolare il Dosha Pitta- pulisce le vie urinarie- è diuretico- è nutriente- è afrodisiaco- è lassativo E’ indicato per: - soprappeso- calcolosi renale- sete eccessiva- febbre (tipo Pitta)- perdita di appetito- difficoltà ad orinare- intossicazioni- dermatosi- sanguinamenti, emorragie - leucorrea Ingredienti- Polpa di zucca 300 g- Zucchero integrale 20 g (miele, in caso di sovrappeso)- Acqua – diluire a piacere PreparazioneMettete le polpa in una centrifuga per frutta. Al succo così ottenuto aggiungete lo zucchero ed eventualmente l’acqua.

11/03/11

Per 1 kg di scorzette al cioccolato ho usato: 5grosse arance da agricoltura biologica 400gr di cioccolato fondente del commercio equo Euro 500 gr zucchero di canna 1 stecca di vaniglia 1 pezzi di cannella acqua Prima di tutto ho lavato bene le arance con bicarbonato. Poi ho tagliato tutte le calotte superiori e inferiori, è l’unica parte che si butta. Il resto della buccia va diviso in 4 spicchi. Le scorze vengono poi tagliate nella misura di 6 circa per ogni spicchio ottenuto.Il taglio è una procedura di precisione in questa ricetta perché le scorzette tagliate troppo larghe non si candiscono bene e restano amare, mentre quelle tagliate troppo fini si spappolano in cottura andando a sporcare anche tutte le altre. scegliere arance con la buccia bella spessaA questo punto si mette a bollire 1 lt di acqua. La misura è in relazione alle scorzette: devono stare in acqua in modo che non stiano pigiate, l’acqua sobbollendo dovrà farle ‘ballare’ un po’. E’ meglio usare una buona pentola con fondo pesante, perché la cottura, soprattutto la terza, deve essere lenta e uniforme, altrimenti si rischia di caramellare quelle sul fondo e lasciare crude quelle sopra. una volta che l’acqua bolle,( circa 1 litro per questa dose) versare tutte le scorzette e mantenere la fiamma alta finché l’acqua non riprende a bollire. Quando riprende a bollire, attendere un minuto e poi scolare le scorzette. Io ho scolato le scorzette con una schiumarola e ho versato l’acqua aromatizzata all’arancia in un bidoncino: la uso per i diffusori di essenze, insieme a un pezzettino di cannella, così la casa ha un buon profumo di arancia e cannella Versare nella pentola lo stesso quantitativo di acqua, Aggiungere lo zucchero di canna, la stecca di vaniglia (riutilizzabile!) e la cannella. Una volta che giunge a ebollizione e lo zucchero si è ben sciolto, versare le scorzette. Lasciar fremere per un’ora e mezza, a fuoco lento. L’acqua deve sobbollire, fremere, quel tanto più di cuocere e meno di bollire. Controllare che diventino traslucide prima di scolarle, alcune arance richiedono più tempo e altre meno. metterle ad asciugare su delle teglie da forno per tutta una giornata Il secondo giorno erano asciutte. La scorzetta asciutta sta in piedi da sola. La prendi in mano tra pollice e indice e rimane lì bella dritta. Se si piega o accenna a farlo, deve seccare ancora. l’ultimo passaggio ho sciolto il cioccolato a bagno maria, senza aggiungere nulla. Una volta sciolto, ho immerso le scorzette una a una, riponendole ad asciugare su fogli di carta forno

01/03/11

Siamo tornati
Siamo un gruppo piu' grande con tante idee da proporvi!!!!!!!!!!!!!!